Criptovalute

Crypto lending e prestiti decentralizzati: come funzionano

crypto lending

Il crypto lending consente di prestare o prendere in prestito criptovalute attraverso piattaforme DeFi, offrendo rendimenti, liquidità immediata e nuove opportunità nella finanza decentralizzata. Comprendere rischi e funzionamento è essenziale per investire consapevolmente.

Il mondo delle criptovalute non si limita all’acquisto e alla vendita di token: esistono strumenti che consentono di mettere a frutto le proprie risorse digitali. Tra questi, il crypto lending, ossia la possibilità di prestare o prendere in prestito criptovalute attraverso piattaforme dedicate, ha attirato crescente interesse. Il settore combina tecnologie blockchain, smart contract e finanza tradizionale per creare nuovi modi di ottenere rendimenti o liquidità senza vendere i propri asset.

Come funzionano i prestiti decentralizzati

Nel lending decentralizzato, le transazioni avvengono su piattaforme DeFi (finanza decentralizzata) che eliminano intermediari tradizionali. Gli utenti possono depositare criptovalute in smart contract che fungono da pool di prestiti. Chi prende in prestito deve fornire garanzie, spesso sotto forma di altre criptovalute, per garantire la restituzione. Il sistema utilizza algoritmi automatici per calcolare interessi, gestire liquidazioni e monitorare i rischi.

Tra i vantaggi principali:

  • Accesso globale: chiunque disponga di un wallet può partecipare.
  • Trasparenza: le regole del prestito sono codificate e visibili sulla blockchain.
  • Rendimenti competitivi: i depositanti ricevono interessi direttamente proporzionati alla quantità di criptovalute prestate.

Tuttavia, esistono rischi significativi: la volatilità dei mercati può innescare liquidazioni automatiche e bug nei contratti smart possono compromettere fondi.

Piattaforme e strumenti

Tra le piattaforme più note si segnalano Aave, Compound e MakerDAO, dove i prestiti vengono erogati e regolati in maniera completamente decentralizzata. Questi servizi permettono di ottenere prestiti in stablecoin o altre criptovalute, offrendo così sia liquidità immediata sia la possibilità di mantenere l’esposizione agli asset originali.

In Italia, c’è la fintech CheckSig che propone un servizio innovativo che combina la custodia sicura degli asset con l’accesso a prestiti in euro. Il meccanismo garantisce sicurezza sia al mutuatario sia al prestatore: il primo può ottenere liquidità mantenendo la proprietà delle proprie criptovalute, mentre il secondo beneficia di rendimenti supportati da garanzie solide.

CheckSig agisce come custode neutrale, monitorando costantemente il valore del collaterale e intervenendo automaticamente in caso di necessità, offrendo così un’alternativa regolamentata e trasparente nel panorama del prestito crypto.

Opportunità e rischi

Il crypto lending apre nuove possibilità per investitori e utenti avanzati, ma non è privo di criticità. La mancanza di regolamentazione diretta comporta un rischio di perdita più elevato rispetto a strumenti tradizionali. Inoltre, l’uso di collateral in token volatili può portare a liquidazioni automatiche se il valore dell’asset scende rapidamente.

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