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Tre strategie per “sfruttare” il p2p lending

Le piattaforme di prestiti tra privati offrono rendimenti a basso rischio tra il 3% e il 4%. Ecco come approfittarne

Fare il mestiere di un banca, prestare la liquidità in eccesso alle famiglie che ne fanno richiesta e guadagnare grazie agli interessi maturati. Con rendimenti che al loro delle imposte, e considerando un profilo di rischio molto basso, si aggirano in media tra il 3% e il 4% (vedi la prova sul campo realizzata negli ultimi 10 anni).

È un’alternativa di investimento che si sta imponendo sul mercato grazie alla diffusione del cosiddetto p2p lending, ovvero delle piattaforme di prestiti tra privati che rappresentano un punto di incontro tra la domanda privata e l’offerta privata di liquidità. Tra queste c’è piattaforme c’è Prestiamoci che ha realizzato una guida sulle più semplici tipologie di portafoglio che si possono adottare.

Strategia di Buy & Hold

La stratega Buy & Hold è la più diffusa e, di conseguenza, la più conosciuta nel mondo degli investimenti. Ricalca la stessa “filosofia” che sta alla base del “tenere i soldi sotto il materasso” e viene anche definita come “strategia del cassettista”, in quanto si acquistano titoli e si lasciano nel cassetto per un periodo di tempo medio-lungo.

Questa strategia permette di abbassare in parte il rischio di default e non richiede neanche troppa attenzione, in quanto è poco movimentata. Lo svantaggio è legato alla bassa flessibilità nello scegliere i titoli migliori da tenere nel tempo.

Il Trend Flow

Questa strategia di investimento, invece, si basa su una gestione estremamente dinamica. Molto usata anche negli investimenti in criptovalute, ha l’obiettivo di battere il mercato, di conseguenza non è adatta ai principianti.

Il suo funzionamento si fonda sull’attesa del momento giusto per vendere e acquistare un titolo, ovvero aspettare che il valore scenda al minimo e comprare prima che risalga, per poi vendere successivamente, nel momento in cui il titolo tocca il suo nuovo apice.

Uno dei più grandi svantaggi di questa tipologia risiede nel fatto che, per attendere il trend giusto, si possono perdere delle buone occasioni di investimento che potrebbero presentarsi nel frattempo. Naturalmente, nulla vieta di scegliere più strategie contemporaneamente. Ma attenzione a mettere in atto più modalità di investimento in contemporanea: richiede molta attenzione e potrebbe far aumentare sensibilmente la difficoltà di gestione degli investimenti, quantomeno a livello di tempo da dedicarvi.

Il Core Satellite

Il mantra è puntare su investimenti semplici e solidi. Molto utilizzata negli investimenti in borsa, con la strategia “core satellite” si definisce un centro (core), ovvero una caratteristica specifica del portafoglio, bilanciando per bene la parte obbligazionaria con quella azionaria.

Tra i vantaggi di questa strategia vi è sicuramente la possibilità di ottenere rendimenti medi più alti a discapito di una maggiore esposizione verso un unico settore o Paese. A differenza della strategia di Buy & Hold, la “core satellite” è decisamente più dinamica e sicuramente più difficile da comporre in modo che sia adatta all’obiettivo preposto.

Il suo successo risiede non tanto nella scelta dell’elemento “core”, quanto piuttosto nella scelta degli elementi satellite che gravitano attorno ad esso. L’elemento “core”, ovviamente, è quello che va scelto con maggior attenzione, perché è quello destinato a dare “stabilità” all’intero portafoglio.

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